martedì 12 giugno 2018

Proposta di legge di iniziativa popolare


Proposta di legge di iniziativa popolare



Questa proposta di legge di iniziativa popolare si propone l'obiettivo di consentire ai lavoratori e ai cittadini residenti nel territorio del sito industriale petrolchimico di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa interessati da malattie oncologiche a seguito delle polveri sottili e dall’inquinamento ambientale.

Nell’anno 1949 nacque ad Augusta la prima raffineria, la RASIOM di Angelo Moratti. E poi, una dopo l’altra, sono nate ulteriori raffinerie …. e ancora raffinerie, centrali elettriche e centrali elettriche, e impianti chimici e petrolchimici per “produrre ricchezza e benessere in quantità” si diceva.
E la gente, trovò lavoro, tanto lavoro. In quel periodo tra il 1949 e il 1990 trovarono lavoro diretto circa 6.000 lavoratori, oltre l’indotto.  Ma oltre al lavoro arrivarono anche le malattie del progresso e si sperimentò perfino la morte di lavoro e per il lavoro.
Oggi sono ben 18 gli insediamenti produttivi di “ricchezza”, ma anche di sofferenza e di morte.

Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa nel 1986, vennero allarmate dal Ministero della Protezione Civile per l'annunzio, in base a dati statistici, che la zona sarebbe stata interessata fra non molto da un sisma di forte intensità, che avrebbe potuto provocare molte vittime. Effettivamente un forte sisma si verificò il 13 dicembre 1990 interessando il territorio su cui sorge il petrolchimico.

Da questi allarmi, geologico ed ambientale e per la sicurezza e la salute dei cittadini, si è iniziata una costante mobilitazione per la tutela del diritto alla salute e alla vita dei cittadini italiani come prevista dalla Costituzione.

Oggi, da alcune ricerche (ISS, ENEA, CNR, OMS, SENTIERI) in una zona come Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa si evince che almeno un abitante su tre muore di cancro; a chi volete che interessi qualche altro malato o qualche altro morto in più di cancro ogni anno?

I grandi colossi industriali pubblici e privati, presenti da vari decenni su questo territorio, stanno spadroneggiando da troppo tempo, incuranti dei danni non solo all’ecosistema, ma soprattutto dei danni alla salute degli esseri viventi, non solo dell’uomo. Il porto di Augusta è stato teatro, più volte, di impressionanti morie di pesci e di eclatanti alterazioni di altre forme di vita.

In questa ottica il presente DDL di iniziativa popolare e in attuazione degli articoli 4 e 32 della Costituzione come diritto al lavoro e promuovendo questo diritto. E l’art. 32 come tutela alla salute sia per l’individuo che per la collettività.

I punti cardine del DDL sono:

1) concedere la possibilità per i lavoratori occupati in imprese del petrolchimico del sito industriale Augusta, Priolo , Melilli e Siracusa impegnati in processi di lavorazione dei processi produttivi, della ristrutturazione e riconversione produttiva, e i cittadini abitanti in questi comuni il trattamento straordinario di integrazione salariale secondo la normativa vigente ed ottenere il pensionamento anticipato come già previsto della LEGGE 27 marzo 1992, sulle Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto;

2) l’applicazione della LEGGE 22 maggio 2015, n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente.











DISEGNO DI LEGGE



Disposizioni a favorire l’uscita agevolata anticipata in pensione per tutti i lavoratori e residenti dell’area SIN di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa esposti dalle emergenze ambientali e industriali.

Art. 1. Trattamento straordinario di integrazione salariale e pensionamento anticipato



  1.  Ai lavoratori occupati in imprese del petrolchimico del sito industriale Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa impegnati in processi di lavorazione dei processi produttivi, della ristrutturazione e riconversione produttiva, è concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale secondo la normativa vigente possono ottenere il pensionamento anticipato.

 2.  In vigore della presente legge i lavoratori occupati nelle imprese di cui al comma 1, anche se in corso di dismissione o sottoposte a procedure fallimentari, di che possano far valere nell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti almeno venticinque anni di anzianità assicurativa e contributiva agli effetti delle disposizioni previste dall'articolo 22, primo comma, lettere: a) e b), della legge 30 aprile 1969, n.  153, e successive modificazioni, hanno facoltà di richiedere la concessione  di  un trattamento di pensione secondo la  disciplina  di  cui  al  medesimo articolo 22  della  legge  30  aprile  1969,  n. 153,  e  successive modificazioni, con una maggiorazione dell'anzianità  assicurativa  e contributiva pari  al  periodo  necessario  per  la  maturazione  del requisito  dei  venticinque  anni  prescritto   dalle   disposizioni sopra richiamate, in ogni caso non superiore al periodo  compreso  tra la data di risoluzione  del  rapporto  e  quella  del  compimento  di sessanta anni, se uomini, o cinquantacinque anni se donne.



Art. 2

Gli interventi previsti dall’art. 1 comma 1 ai fini dell’ottenimento del pensionato anticipato o una integrazione salariale si estendono anche ai residenti negli stessi comuni di cui alla presente Legge ai quali si riconosce la malattia oncologica o derivante dalle conseguenze dell’inquinamento ambientale o che siano rimasti vittime di incidente sul lavoro. 



Art. 3

Presso le Unità Sanitarie Locali, d’intesa con la Regione Siciliana Assessorato alla Sanità è   istituito un registro nel quale sono indicate le industrie petrolchimiche del territorio di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa.



1.      Le Unità Sanitarie Locali devono monitorare i dati relativi alla presenza di inquinanti di origine industriale e delle polveri sottili nell’aria e la loro percentuale di inquinamento.  Presso le Unità Sanitarie Locali, devono essere monitorate le informazioni necessarie per l'adozione di misure cautelative per i lavoratori addetti alle imprese.  Le Unità Sanitarie Locali devono comunicare alla Regione Siciliana i dati registrati, ai fini del censimento dei lavoratori che sono colpiti da malattie oncologiche specifiche e dei cittadini del territorio interessato di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa.

2.       Gli interventi di cui al comma 1 sono dichiarati indifferibili e urgenti, e devono essere realizzati nel rispetto dei seguenti criteri e modalità, al fine di non  interferire  con  la  successiva bonifica delle acque sotterranee e  delle  altre  matrici  ambientali contaminate.





Art. 4 Per i lavoratori delle imprese petrolchimiche del territorio di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa. Il numero di settimane coperto da contribuzione obbligatoria relativa ai periodi di prestazione lavorativa ai fini del conseguimento delle prestazioni pensionistiche è moltiplicato per il coefficiente di 1,5.



  1. Ai fini del conseguimento delle prestazioni pensionistiche per i lavoratori, che abbiano contratto malattie professionali a causa dell'esposizione alle polveri sottili documentate dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), il numero di settimane coperto da contribuzione obbligatoria relativa a periodi di prestazione lavorativa per il periodo di provata esposizione alle polveri sottili è moltiplicato per il coefficiente di 1,5.



  2. Per i lavoratori che siano stati esposti alle polveri sottili per un periodo superiore a dieci anni, l'intero periodo lavorativo soggetto all' assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali derivanti dall'esposizione alle polveri sottili gestita dall' INAIL è moltiplicato, ai fini delle  prestazioni  pensionistiche  per   il coefficiente di 1,5.



Art. 4

La presente legge entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.  E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

 

giovedì 8 marzo 2018

torniamo a scrivere


DI FRONTE ALLA RICHIESTA DI 2500 CITTADINI

IL PRESIDENTE CIAMPI NON VOLLE RISPONDERE.



INTERPRETIAMO COSÌ  L’ATTEGGIAMENTO DI CIAMPI





Non ho tempo per voi, cittadini di Augusta.

Il mio tempo è prezioso, come anche la mia vita.

Sono troppo impegnato

a ricevere ministri e capi di stato,

attori ed atleti,

a conferire medaglie ed onorificenze,

a preparare discorsi da tenere per le prossime visite.

Sono troppo affaccendato

con i grandi politici per l’economia mondiale

e gli affari di governo;

Sono troppo indaffarato

a mandare corone di fiori e messaggi di solidarietà

per le ricorrenze di stragi e calamità,

sono troppo tirato qua e là

per impegni mondani e istituzionali.

Sono troppo impegnato a girare l’Italia

per inaugurare mostre e teatri,

a partecipare alle “prime”,

e alle cene di lavoro.

Sono troppo occupato

a scambiare doni con chi mi viene a trovare.

Il mio tempo è solo per i “grandi”,

non per la piccola Augusta.

Ci son troppe leggi da firmare,

atti importanti per la nazione che rappresento.

Sono troppo impegnato persino a girare spot pubblicitari …

E poi, perché venire proprio ad Augusta?

Il mare di Sardegna è più bello, l’aria più fine.

Ci son le Alpi dalle cime innevate

e persino le odorose e rosee Dolomiti.

Ci sono anche Siracusa, Noto, Ragusa e Palazzolo,

appena dichiarate “patrimonio dell’umanità”.

Cosa c’è di tanto importante ad Augusta

per chiedere il mio intervento?



Ad Augusta, signor presidente, si produce

la benzina che fa camminare la sua auto,

il carburante che fa volare il suo aereo,

l’energia che riscalda e illumina la sua casa,

l’industria che fornisce a Lei e a tutta l’Italia beni e servizi ….



Ma nella piccola Augusta, signor presidente,

nel silenzio si consuma una grande tragedia:

ci sono quelli che per tutta l’Italia

ed anche per lei lavorano e soffrono,

soffrono e muoiono lasciando

mogli e figli nel pianto.



Ad Augusta, signor presidente,

anche i bambini pagano amaramente

ancor prima di nascere

il prezzo del “velenoso progresso”.



Ad Augusta, signor presidente,

si vive meno che nel resto d’Italia:

c’è il silenzioso olocausto di tanti cittadini

che per rendere grande la patria

lavorano e muoiono di  questo lavoro.



Signor presidente,

la sua indifferenza per Augusta sarà

quella di un padre potente e importante

che di fronte al figlio malato o morente

gli dice: “sono troppo impegnato,

non ho tempo per te”.

Sac. Prisutto Palmiro

sabato 30 aprile 2011

VENGA AD AUGUSTA, SIGNOR PRESIDENTE

Lettera aperta al Presidente della Repubblica italiana
nel 150 anniversario dell’unità d’ Italia
da parte di un cittadino comune che fa fatica a considerarsi italiano come gli altri.

Venga Presidente.

Egregio Sig. Presidente,

nel settembre 2005 inviavo al suo predecessore una petizione sottoscritta da 2500 cittadini maggiorenni di Augusta, identificabili con numero documento di identità riportato accanto alle loro firme rigorosamente autografe.
Con tale petizione si invitava il suo predecessore ad una visita di stato ad Augusta. Non era stata ancora programmata la visita successivamente avvenuta il 12 gennaio 2006.
A visita avvenuta la segreteria generale della Presidenza volle scusarsi adducendo la motivazione che la petizione era arrivata fuori tempo, quando ormai il programma della visita era stato definito. Ovviamente non era facile venire in provincia di Siracusa e parlare di territorio dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e subito dopo venire a visitare l’altra parte del territorio della stessa provincia che potrebbe essere considerato a buon diritto “pattumiera dell’umanità”.
All’epoca già erano censiti ben 18 impianti a rischio di incidente rilevante e altri 7 erano già stati programmati. Il tutto su una delle aree già dichiarate a rischio ambientale oltre che a rischio sismico e militare.
L’unico accenno che il suo predecessore volle fare nel suo discorso su tale vicenda fu quello che riporto nelle righe seguenti.


Dal Discorso di Ciampi a Siracusa il 12 gennaio 2006.
Rinnovo a tutti voi quelle esortazioni; ben sapendo che la concertazione fra tutte le istituzioni e tutte le forze sociali ed economiche impegnate in progetti di sviluppo non è cosa semplice. Occorre fare scelte difficili, e avere il coraggio di farle, soppesandone i costi e i benefici. Ma soprattutto occorre essere convinti della utilità, della necessità del "dialogo", ed avere la forza, l'umiltà, la pazienza di praticarlo.
Bisogna conciliare, nel rispetto delle vocazioni naturali del territorio, opinioni, progetti, esigenze tra loro talvolta contrastanti: come quelle fra lo sviluppo industriale e la protezione, anch'essa necessaria ed anzi prioritaria, dell'ambiente e della salute dei cittadini. A riparare i danni e il degrado derivanti da incurie del passato bisogna provvedere con alto senso di responsabilità.
Ma nessuna provincia o regione, e certo non la provincia di Siracusa, con il suo ancor valido polo petrolchimico, può ignorare l'importanza dell'industria, e le ricadute positive che le grandi imprese hanno avuto ed hanno su tutto il tessuto produttivo ed economico del territorio.
E non hanno certo importanza secondaria agricoltura e turismo. E' giusto indirizzare sempre più l'agricoltura verso produzioni di alta qualità: è quello che, del resto, già si sta facendo, come ho potuto constatare in tutte le mie visite alle province siciliane.
CARLO AZEGLIO CIAMPI


Purtroppo, lo dico con grande rammarico, la venuta di Ciampi a Siracusa fu una grande delusione, soprattutto perché 2500 cittadini non ebbero la risposta che si aspettavano, così come il territorio che attendeva una sua visita.
Grande delusione conservo ancora nel cuore, riguardo un altro suo predecessore, Cossiga, che in occasione del terremoto del 13 dicembre 1990, non si degnò di portare la solidarietà della Nazione ai terremotati siciliani. Venne il mese dopo in Sicilia per inaugurare il tribunale di Gela, ma neanche di passaggio si fermò a visitare le tendopoli dei terremotati.
Rinnoviamo, oggi quello stesso invito alla sua persona, sperando che - nell’anno del 150° - possa trovare accoglienza.
Mi permetta però, Signor Presidente di usare dei toni forti per quest’invito, ma sono costretto a farlo in difesa della mia terra e della gente di questo territorio.
Nella E-mail che le ho inviato lo scorso 23 aprile, ho parlato di un “ANNIENTAMENTO PROGRAMMATO” della popolazione di questo territorio, ma ho valide ragioni da esporre.

Venga, Signor Presidente, a vedere anche le piccole realtà e non solo quelle dei capoluoghi;
venga, Signor Presidente, in quell’area dichiarata a rischio nel lontano 30 novembre 1990 per dirci quanto di quel decreto è stato attuato e ci spieghi perché la chiusura dell’ospedale di Augusta è un fatto ineluttabile;
venga, Signor Presidente, a parlarci dell’art. 32 della costituzione, ma dopo aver incontrato i medici del territorio di Augusta;
venga, Signor Presidente, a parlare di tutela della salute in un luogo dove l’ospedale è considerato superfluo, ma dopo aver letto l’atlante delle patologie,
venga a parlare del valore e della la tutela della vita in una terra dove una donna su due abortisce,
venga a dire una parola di conforto a quelle donne che hanno dovuto sacrificare le loro creature per non vederle nascere con gravi handicap;
venga a consolare le mogli ed i figli dei tanti morti di cancro di Augusta;
venga, Signor Presidente, a parlarci di tutela dell’ambiente e del paesaggio, ma solo dopo aver visto l’area circostante il porto di Augusta;
venga Presidente a parlare di smaltimento di rifiuti, ma solo dopo aver detto che nei fondali del porto di Augusta giacciono 18 milioni di metri cubi di fanghi tossici;
venga a mangiare il pesce al mercurio del nostro mare che si continua a vendere nell’indifferenza;
venga, Signor Presidente, a spiegarci il perché mentre l’Europa dice che “chi inquina paga” qui “chi ha inquinato non deve pagare” addirittura non è perseguibile e per di più ottiene il condono.
venga a parlare di sicurezza sul lavoro nel luogo dove si registra statisticamente un incidente ogni cinque giorni,
venga, Signor Presidente, a parlare della dignità del lavoro in un territorio dove gli incidenti vengono taciuti o minimizzati,
venga a parlare ai proprietari delle aziende del polo petrolchimico per dire loro che la vita e la salute vengono prima del profitto;
venga a parlare di lavoro ed occupazione in un luogo dove il tasso di disoccupazione è inversamente proporzionale alla ricchezza prodotta;
venga a parlare di libertà in una terra dove il ricatto occupazionale condiziona drammaticamente la vita sociale degli abitanti;
venga, Signor Presidente, a parlare di democrazia in un territorio in cui la volontà popolare evidente e plebiscitaria espressa con due referendum è stata vilipesa da istituzioni compiacenti ed asservite alle lobby economiche;
venga a parlare di sicurezza su una delle aree più sismiche del paese, ma dove una cordata di imprenditori senza scrupoli vuole realizzare per forza un rigassificatore di cui il territorio non ha alcun bisogno;
venga a vedere come ancora esistono ferite ancora aperte dal terremoto del 1990 benché siano passati due decenni,
venga a vedere una città potenzialmente ricca, ma depredata da chi vorrebbe un federalismo egoista,ladro e bugiardo;
venga a parlarci di futuro, di sviluppo, di turismo e di beni storici, artistici e culturali, ma dopo aver sostato sulle rovine di Megara Hiblaea ……….
Venga, non ci deluda, ci faccia capire che l’Italia è una!
Brucoli, 30 aprile 2011
Sac. Prisutto Palmiro

Link utili:
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/Ciampi/dinamico/visita.asp?id=28399
http://www.quirinale.it/qrnw/statico/ex-presidenti/ciampi/dinamico/discorso.asp?id=28397
http://www.radioradicale.it/scheda/86963/87268-visita-del-presidente-della-repubblica-oscar-luigi-scalfaro-a-siracusa-presso-la-prefettura